SEO: COS’È E COME FUNZIONA IL POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA

Cos’è la Search Engine Optimization?

Con il termine SEO si intendono tutte le attività di ottimizzazione di un Sito web per raggiungere il miglior posizionamento tra i risultati organici (non a pagamento) dei motori di ricerca per determinate parole chiave e al fine di aumentare il volume di traffico che il sito riceve dai motori stessi.

Le attività SEO sono molteplici e riguardano diversi aspetti di un sito web: dall’ottimizzazione della struttura del sito, al codice HTML, ai contenuti, alla corretta gestione dei link in entrata ed in uscita.

Poiché Google è il motore di ricerca più utilizzato nel mondo va da se che la maggior parte delle pratiche SEO riguardano lo studio del suo algoritmo, che come vedremo è soggetto a periodici aggiornamenti, per soddisfare sempre meglio l’intento di ricerca degli utenti.

Potremmo dire che: “Il cuore della SEO è la pratica di ricerca dei bisogni delle persone”

SEO cos'è

Cosa sono i motori di ricerca

I motori di ricerca (in inglese search engines) sono dei sistemi per la ricerca di informazioni sul World Wide Web. I risultati della ricerca sono generalmente presentati in un elenco di risultati spesso definito come SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca). L’informazione può essere costituita da pagine web, immagini, video e altri tipi di file.

Un motore di ricerca opera principalmente nel seguente ordine:

  1. analisi del campo d’azione (attraverso l’utilizzo dei crawle)
  2. indicizzazione del materiale ottenuto
  3. ordinamento (ranking)
  4. risposta alle richieste dell’utente (SERP)

I motori di ricerca memorizzano le informazioni sulle molte pagine web. Queste pagine sono recuperate da un crawler web, un algoritmo automatizzato che segue tutti i link sul sito. Il contenuto di ogni pagina viene poi analizzato per determinare come deve essere indicizzato. Per esempio le parole chiave sono estratte dai titoli, intestazioni o campi speciali chiamati meta-tag.

Google resta ancora il motore di ricerca più utilizzato al mondo, ma bisogna fare i conti anche con i principali concorrenti del colosso di Mountain View, quali Bing di Microsoft e Yahoo ed altri motori di ricerca leader in alcuni dei mercati in espansione: i cinesi Baidu o Tencent ed il russo Yandex.

motori di ricerca più usati nel mondo nel 2021

Algoritmo: come ragiona un motore di ricerca (fino al 2021)

Come abbiamo detto Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo e quindi la maggior parte delle attività SEO si concentrano sullo studio del suo algoritmo e dei suoi periodici aggiornamenti.

Di conseguenza, chi si occupa di SEO, ha cercato di studiare e ponderare le proprie attività, in funzione dei suoi famigerati algoritmi.
Gli algoritmi sono programmi informatici che cercano indizi per restituirci esattamente ciò che desideriamo.
Google ha sempre affermato che il suo principale obbiettivo è aiutare l’utente a trovare la risposta giusta il più rapidamente possibile, creando una connessione continua tra l’utente e l’informazione cercata.

In altre parole l’unica preoccupazione di Google è fare avere i miglior risultati nella SERP, fornendo la migliore soluzione rispetto a cosa cercano gli utenti.
Per una normale ricerca esistono milioni di pagine web con informazioni utili. Gli algoritmi sono i processi informatici e le formule che trasformano le domande in risposte. Attualmente gli algoritmi di Google si basano su oltre 200 segnali univoci o “indizi” che consentono di intuire che cosa stiamo realmente cercando. Questi segnali includono elementi quali i termini presenti nei siti web, l’attualità dei contenuti, l’area geografica e il PageRank.

algoritmi di google

Per questo motivo gli algoritmi di Google sono in continua evoluzione e vengono aggiornati con molta frequenza. Si parla di circa 500/600 aggiornamenti all’anno, ma solo i più importanti, vengono annunciati ufficialmente da Google.
Gli algoritmi più famosi di google si presentano con nomi di animali simpatici nel nostro immaginario, ma per tanti siti, che si vedono scalzare o scomparire dai risultati della SERP ogni anno, tanto teneri non sono.

La svolta si ha nel 2011 l’anno del Panda Update. Quest’ultimo colpisce contenuti di bassa qualità e siti con molta pubblicità, valorizzando i siti che propongono buoni contenuti.

Nel mese di Maggio 2012 viene lanciata la prima versione di Penguin, algoritmo con l’obiettivo di penalizzare tutti i siti con strategie di balck hat (sfruttare alcune caratteristiche degli algoritmi per cercare di imbrogliarli) ed ad agosto del 2013 viene lanciato Hummingbird, un aggiornamento che cambia completamente la semantic search. Il “Colibri” (questo è il nome in italiano) è un programma paragonabile ad un’intelligenza artificiale, in grado di analizzare un testo ponendo particolare attenzione alla semantica. Per quanto riguarda il SEO, Hummingbird si concentra sul testo, sulla sua costruzione e sul suo significato. Il suo valore aggiunto è saper riconosce il vero significato delle parole, rispondendo in maniera più efficace alle ricerche degli utenti.

A marzo 2017, l’attenzione della comunità SEO e dei webmaster si è focalizzata sull’update denominato Fred.
Alcuni analisti SEO hanno ipotizzato che più di un nuovo algoritmo, siamo di fronte a un aggiornamento di Panda stesso. I siti colpiti producono una grande quantità di contenuti, ma più con l’intento di attrarre traffico (monetizzare), che di offrire qualcosa di realmente utile e interessante per gli utenti. Inoltre sono spesso siti carichi di pubblicità troppo invasiva (banner o spazi pubblicitari), che sovrasta il vero contenuto.

Il 1 agosto 2018 resta memorabile per tanti esperti SEO: è il giorno in cui debutta l’aggiornamento algoritmico che, quasi subito, viene battezzato “medic update” perché sembra colpire in maniera notevole i siti di salute o comunque quelli collegati a topic YMYL, ovvero decisioni potenzialmente in grado di alterare la vita delle persone (finanza, legge, istruzione).

algoritmi google Panda, Penguin, Hummingbird, Bert

Il 2019 è l’anno del famoso Google BERT, acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers. Questo sistema utilizza la tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale per comprendere e interpretare meglio il linguaggio delle query, con una maggiore capacità di capire ogni testo e di identificare le entità e le relazioni tra loro. BERT è il punto di approdo del lavoro già avviato con gli aggiornamenti Panda, Hummingbird e RankBrain, che ha allontanato il motore di ricerca dalla semplice “analisi” delle parole chiave per lanciarlo verso la capacità di comprendere le sfumature sia nelle query che nei risultati di ricerca.

A maggio 2021 entra in campo il nuovo Google page experience update 2021 che mette l’esperienza dell’utente in primo piano. La user experience nel corso della navigazione in pagina sarà quindi un forte fattore di posizionamento in SERP.

Il Google update 2021 stabilisce che i principali segnali dell’esperienza in pagina sono i Core Web Vitals, un nuovo set di metriche delle prestazioni del sito che puoi trovare in Search Console. Queste ultime evidenziano gli aspetti dello sviluppo di pagine web che influiscono sulla user experience e sono:

  • LPC (Largest Contentful Paint) = basato sulla velocità di caricamento della pagina
  • FID (First input delay) = la quantità di tempo necessaria affinché una pagina sia pronta per l’interattività
  • CLS (Cumulative Layout Shift) = basato sulla stabilità visiva della pagina. Un segnale che misura la capacità di una pagina web di presentarsi in maniera chiara ed efficace dal punto di vista grafico.
     

Come funziona google Search e la SEO?

Per approfondire come funziona Google Search e la SEO ti consigliamo anche di visualizzare questa video lezione introduttiva di Giorgio Taverniti. In questo video, il guro della SEO, spiega in modo semplice e intuitivo molti suoi meccanismi e come Google produca i risultati di ricerca.

SEO on-page e SEO off-page

il SEO è la pratica attiva di ottimizzare un sito web per migliorarne gli aspetti interni ed esterni, al fine di aumentare il traffico che il sito riceve dai motori di ricerca.

I fattori SEO in grado di influire sul posizionamento di un sito web possono essere suddivisi in due macro-categorie:
fattori on-page (o on-site)
fattori off-page (o off-site)

Seo on-page e off-page

La SEO “on-page” (detta anche “on-site” ) è l’insieme delle attività rivolte all’ottimizzazione delle pagine di un sito.
L’ottimizzazione on-page a sua volta si può suddividere in due aree distine: l’ottimizzazione del codice HTML e della struttura di un sito; e l’ottimizzazione dei contenuti testuali e immagini di un sito.

Tra i fattori on-page possono essere elencati:

la struttura del sito: ottimale se gerarchica (o “ad albero”), perché facilmente scansionabile dai robot e nella quale ogni pagina del sito è collegata da almeno un link ad un’altra pagina.
• la gestione dei link interni e dei link in uscita
• l’utilizzo dei giusti tag di markup per i contenuti. Di particolare importanza sono alcuni tag che formano il codice, come il tag title che può essere visibile nella parte in alto del browser e la meta tag description che compare come “anteprima” della pagina nella SERP. Altrettanto importanti sono i tag Heading (h1, h2, h3…) che servono a delimitate il testo in paragrafi con titoli e sotto-titoli e sono utili per far capire l’argomento del documento sia agli utenti che ai motori
la struttura delle URL: sono ottimali se non contengano caratteri non scansionabili da alcuni robot e se contengono anch’essi una indicazione sul contenuto della pagina
• il corretto utilizzo del file robots.txt
• l’utilizzo di sitemap: aiuta gli spider a navigare il sito, perciò è opportuno che sia presente per permettere l’indicizzazione di tutte le pagine
velocità di risposta ed affidabilità del server

SEO Off-page: costruisce relazioni con altri siti web attraverso la creazione di contenuti interessanti. Questo processo di costruzione di relazioni si chiama link building. Chi si collega con il tuo sito, come si collega, come il contenuto viene condiviso sulle reti sociali e sul web, sono tutti  fattori che hanno un impatto significativo sulla possibilità di scalare i risultati della SERP (Search Engine Results Pages).

Fino a qualche tempo fa maggiore era il numero dei link in ingresso e migliore era il posizionamento di un sito web. Negli ultimi anni il fattore quantitativo ha perso importanza a favore di quello qualitativo. Oggi un numero di link esagerato può addirittura rivelarsi controproducente, se percepito come innaturale. Un buon profilo di link in ingresso per essere di qualità, deve essere naturale e contestuale.

I link più importanti per la SEO sono quelli che passano più valore al tuo sito. Diversi fattori influenzano la trasmissione di valore, come:
• quanto il sito che linka è vicino al tuo come argomento
• la popolarità del sito che produce il link
• quanto recente è il link
• il testo linkato
• l’autorevolezza del dominio e l’affidabilità del sito
• il numero totale di link presenti sulla pagina

Differenza tra SEO e SEA

SEO e SEA rientrano entrambe nella macro-attività di web marketing detta SEM, ovvero search engine marketing (marketing attraverso i motori di ricerca).

sea+seo = sem

SEO (search engine optimization)

1. Un posizionamento organico richiede del tempo per raggiugnere i risultati prefissati
2. Il costo della Seo è relativo a chi fa il posizionamento organico
3. Una volta raggiunte certe posizioni, le parole chiave sono sostanzialmente stabili (con lievi oscillazioni nel tempo e salvo penalizzazioni o modifiche onpage-offpage, cambio algoritmi o salita della concorrenza)

SEA (search engine advertising) – su Google si effettua attraverso il circuito Google AdWords

1. Una campagna google Adwords (pay per clik), una volta impostata ed approvata , è online in poche ore
2. Si paga sia la gestione della campagna Google, sia i click che vengono effettuati
3. Una volta terminata la campagna si scompare dalla SERP.
4. In SERP si posiziona in alto o in basso a seconda dell’investimento

Scopri Cos’è la Pubblicità su Google

La fase più importante della strategia SEO: la scelta delle keyword

La prima fase di una seria azione SEO è la ricerca delle parole chiave legate alla propria attività, che può essere effettuata con appositi tools, interviste agli utenti, analisi della concorrenza e utilizzando gli stesi motori di ricerca.

Per il successo di una campagna SEO è consigliabile selezionare parole chiave non troppo generiche (con molta concorrenza e basso tasso di conversione), ma neppure troppo specifiche (con traffico limitato).

Nella scelta delle keyword è applicabile la teoria della “Long Tail” di C. Anderson, secondo la quale i prodotti specifici avranno molte più possibilità di profitto. Per applicare questa teoria in ottica SEO, è quindi preferibile scegliere parole chiave di nicchia, piuttosto che poche generiche. In pratica le parole chiave a coda lunga permettono di rispondere meglio alla domanda informativa degli utenti e quindi generano potenzialmente più conversioni.

Teoria della Long Tail applicata alla SEO

Ma come trovare le tue parole chiave strategiche?

Per assicurarsi che le parole chiave scelte vengano però effettivamente cercate dagli utenti, suggeriamo di utilizzare lo strumento per le parole chiave di Google AdWords (Keyword Planner). Questo strumento offre dati statistici sul numero di ricerche mensili, globali o per singolo paese, che vengono effettuate dagli utenti attraverso una determinata chiave di ricerca e suggerisce anche diverse parole chiave simili, che possiamo inserire nella strategia di marketing.

Keyword Planner offre la possibilità di fare un’accurata selezione delle parole da scegliere e visualizzare statistiche storiche e previsioni di traffico. Per esempio, puoi filtrare la tua ricerca secondo questi parametri:

  • Offerta consigliata
  • Concorrenza
  • Media delle ricerche mensili
  • Esclusione o inclusione delle keyword contenenti termini specifici

Ottimizzazione dei contenuti: scrivere per l’utente

L’importanza dell’attività di creazione di contenuti di qualità è esemplificata dal noto mantra di Bill Gates “Content is King“, il contenuto è Re.
E’ opportuno quindi che un sito contenga contenuti utili e interessanti, che creino un valore aggiunto per gli utenti al fine di ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Un sito con contenuti scarsi o banali difficilmente potrà essere ben posizionato o mantenere la posizione nel lungo periodo.

content-is-king-bill-gates

Google premia chi scrive soddisfacendo la necessità di formazione, informazione e intrattenimento di chi l’ha interrogato. La SEO è lo studio del nostro comportamento di fronte a qualcosa che cerchiamo: nei nostri contenuti non ce n’è traccia o non è chiaro il nostro intento? Qualsiasi sia il motore di ricerca, non appariremo. E se non vieni trovato come potrà riempirsi il tuo carrello o la tua mail di contatti utili?

Come si fa a fare SEO?

Hai letto la nostra guida introduttiva alla SEO e ora ti stai chiedendo da dove iniziare a fare SEO? Tutto dipende dalle tue competenze, dal tempo, dal budget a tua disposizione, dal mercato di riferimento e dai tuoi obbiettivi.

Se per esempio vuoi far aumentare le visite al tuo sito web con una strategia precisa e combinata, puoi seguire i consigli mirati del nostro articolo:
Come aumentare le visite al tuo sito: 10 (+1) strategie vincenti

Se vuoi concentrarti esclusivamente sui contenuti, puoi approfondire nella nostra Guida Pratica al Content Marketing

Se hai un sito web complesso e con molte sezioni puoi chiedere aiuto a un SEO Specialist, che lo faccia la tuo posto.

Vuoi sapere Come posizionare un sito su Google in 10 Step? Segui questi consigli.

Ricorda, l’obiettivo finale di qualsiasi strategia SEO non è solamente ottenere un buon posizionamento organico e aumentare di conseguenza il traffico verso il proprio sito web, ma anche il raggiungimento degli obiettivi aziendali e quindi la conversione dei nostri utenti (lead) in prospect con intenzioni di acquisto dei nostri prodotti/servizi.

Se hai bisogno di una Consulenza SEO professionale non esitare a contattarci!


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