Lo sappiamo… al primo posto su Google si può posizionare solo un sito e nella prima pagina dei risultati di ricerca massimo una decina, scelti tra milioni di pagine che rispondo alle stesse query di ricerca. Alcuni pensano ancora che ci sia una formula magica che garantisca il posizionamento e che ci permetta di arrivare in cima. In realtà è Google che decide in quale posto deve stare un sito e lo fa sulla base dei suoi complicati e misteriosi algoritmi, in continuo mutamento per garantire agli utenti dei risultati di ricerca sempre più performanti. Per fortuna ci viene in aiuto la SEO che si evolve di pari passo.
Prima di fornirti gli strumenti e le tecniche SEO per posizionare un sito su Google, è necessario comprendere bene la differenza tra due termini che molto spesso vengono utilizzati indifferentemente e in modo errato: indicizzazione e posizionamento.
Differenza fra indicizzazione e posizionamento
1) L’indicizzazione sui motori di ricerca è un processo che avviene naturalmente con il trascorrere del tempo e significa semplicemente che Google con i suoi “Bot” ha scansionato il tuo sito e lo ha inserito nel suo indice, in modo da poterlo restituire in eventuali risultati di ricerca. Quindi, a meno di errori particolari, il tuo sito è già stato indicizzato da Google. Quello che puoi cercare di fare e migliorarne il posizionamento.
2) Il posizionamento su Google indica invece il processo attraverso cui gli algoritmi di Google ordinano i risultati di ricerca nella SERP in seguito alle ricerche degli utenti per keyword specifiche.
Quello che determina quindi la visibilità della pagina è il posizionamento. Una pagina indicizzata cioè inserita nell’indice potrebbe trovarsi, per la stessa parola chiave, in prima posizione o in centesima posizione. Nel primo caso avrà moltissima visibilità. Nel secondo caso difficilmente verrà notata e quindi cliccata da un utente.
Ogni pagina del tuo sito web viene quindi valutata specificamente e classificata in base a diversi fattori di ranking e può, se costruita correttamente, posizionarsi anche per diverse parole chiave contemporaneamente.
Come verificare il mio posizionamento su Google?
Verificare il posizionamento di un sito su Google significa semplicemente controllare che il proprio sito web compaia nelle SERP del motore di ricerca per determinate parole chiave attinenti al proprio business.
Ci sono tre modi, tutti facilissimi, per controllare il ranking del proprio sito.
- Il primo, anche se meno attendibile è tramite la ricerca manuale, inserendo la parola chiave desiderata all’interno della barra di ricerca di Google.
- Il secondo tramite la Google Search Console collegata al tuo sito. Un aspetto che analizzeremo in seguito.
- Il terzo tramite l’utilizzo di software di monitoraggio professionali e a pagamento, se vuoi utilizarne le funzioni complete, come SEO Zoom o SEM Rush.
Come migliorare il mio posizionamento su Google?
Come abbiamo visto, c’è una notevole differenza tra indicizzazione e posizionamento su Google e senza l’indicizzazione, non può esistere il posizionamento.
Ma come posso migliorare il posizionamento del mio sito web? La risposta è semplice, ma metterla in pratica decisamente più complesso: devo fare SEO. L’indicizzazione è cruciale all’avviamento del sito, ma l’ottimizzazione SEO per migliorare il posizionamento è un’attività a lungo termine e costante, che può richiedere molti mesi di lavoro prima di vederne i risultati.
Con il termine SEO si intendono tutte le attività di ottimizzazione di un Sito web per raggiungere il miglior posizionamento tra i risultati organici (non a pagamento) dei motori di ricerca per determinate parole chiave e al fine di aumentare il volume di traffico che il sito riceve dai motori stessi.
Poiché Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, la maggior parte delle attività SEO si concentrano sullo studio del suo algoritmo e dei suoi periodici aggiornamenti. Di conseguenza, chi si occupa di SEO, ha cercato di studiare e ponderare le proprie attività, in funzione dei suoi famigerati algoritmi.
Prima di cominciare un’attività SEO è importante costruire basi solide per poter ottenere buoni risultati, stabili e a lungo termine. Se vuoi migliorare il posizionamento del tuo sito occorre innanzitutto verificare che siano rispettati alcuni requisiti importanti per aiutare il posizionamento.
Puoi approfondire nel nostro articolo dedicato: SEO: COS’È E COME FUNZIONA IL POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA
Ecco i nostri 10 step per posizionare un sito sui motori
1. Verificare la presenza di problematiche tecniche
La verifica di problematiche tecniche e criticità che possono impedire la corretta indicizzazione da parte dei motori di ricerca del proprio sito, è il primo passo per il posizionamento SEO.
Si procede quindi con una SEO audit: ovvero un’analisi tecnica avanzata che permette di controllare la salute del proprio sito per accertare eventuali problematiche o carenze che gli impediscano di posizionarsi bene sui motori di ricerca.
Tutto questo puoi monitorarlo grazie a specifici SEO tool, come la Site Audit di SEMrush, che ti indicheranno se il tuo sito ha tutte le carte in regole per scalare le SERP per le tue keyword di riferimento.
2. Una buona user experience (UX) e architettura del sito
Un buon menu di navigazione può rappresentare il punto di partenza per una corretta e facile navigabilità del tuo sito web.
L’utente deve capire tutto subito, grazie a una struttura snella, chiara e intuitiva e un layout facile da navigare. È indispensabile perciò organizzare le pagine in modo coerente, evitando confusioni e percorsi a vuoto che portano l’utente ad abbandonare il sito.
La struttura ideale è quella detta ad albero o a silo. Una struttura a silo consente di creare un’architettura che sfrutta la gerarchia degli argomenti. A partire dalla home page si dispongono i contenuti andando dal generico allo specifico, in sotto-categorie. Non è un caso che una delle guide più importanti sui fattori di posizionati, quella scritta dal sempre ottimo Brian Dean, citi proprio la struttura a silo, come determinante per migliorare il posizionamento.
Vuoi scoprire tutti i segreti della User Experience? Leggi nostri articoli:
Cos’è la User Experience e perché è importante per la SEO e i siti web
e Come fare l’analisi UX del tuo sito web in 6 step
3. Velocità del sito e scelta di una buon Web server
Importantissimi elementi sono anche una buona velocità di caricamento delle pagine e una buona leggibilità dei contenuti da tutti i dispositivi. Per questo motivo è importante impostare tutte le funzionalità per ottenere performance ottimali e favorire un rapido caricamento delle tue pagine.
Per valutare le performance del tuo sito web, puoi utilizzare diversi tool come ad esempio PageSpeed Insights oppure GTMetrix.
Inoltre un intervento importante che puoi fare per migliorare la velocità del tuo sito e far si che sia ben visto dai motori di ricerca e dagli utenti stessi, è scegliere un web server performante che consenta un caricamento del sito molto rapido.
4. Responsive web design
Un sito responsive oggi rappresenta il migliore investimento possibile. Viene infatti visualizzato in maniera corretta su dispositivi mobile, come tablet e smartphone, rendendo tutti i contenuti accessibili e la navigazione fluida e intuitiva per le diverse tipologie di dispositivi.
5. File robots e sitemap
Il file robots.txt e la sitemap sono strumenti che danno ai motori di ricerca informazioni su come indicizzare le pagine di un sito.
La sitemap esplicita a Google la gerarchia delle pagine di un sito, aiutando i crawler a comprendere l’organizzazione dei contenuti.
Il file robots.txt, invece, fornisce ai crawler dei motori di ricerca informazioni atte principalmente ad impedire l’indicizzazione di determinati contenuti che è necessario avere sul sito ma non si desidera mostrare tra i risultati di ricerca (ad esempio la pagina della privacy policy o quella di login).
Dal punto di vista del SEO tecnico installare una Sitemap dinamica, che si aggiorna ogni volta che viene prodotto un nuovo contenuto aiuta non poco il Crawler a indicizzare ciò che vogliamo. Agendo in simultanee con il file robots.txt possiamo escludere delle parti che, al contrario, non vogliamo sottoporre al motore di ricerca.
Verificare quindi di avere i file robots.txt e la sitemap xml configurati correttamente e aggiornati è il primo passo per poter fornire a Google tutte le informazioni necessarie a scansionare e quindi indicizzare correttamente il nostro sito.
6. Inserire il sito in Google Search Consol
Uno dei migliori strumenti SEO disponibili è Google Search Console, una raccolta di strumenti e report che consentono ai webmaster di monitorare, gestire e migliorare i propri siti.
Google Search Console (precedentemente noto come Strumenti per Webmaster) è una raccolta di strumenti che vi aiutano a far sì che il vostro sito web sia in salute e compatibile con Google. Ma fa molto più di questo. Può aiutarvi a diagnosticare eventuali problemi tecnici SEO, a capire quali sono le vostre pagine più visitate e a scoprire le vostre posizioni in SERP.
Google Search Console (o GSC) è completamente gratuito e qualsiasi sito web, indipendentemente dalla piattaforma su cui è costruito, può utilizzarlo. E per ottenere il massimo, è necessario configurarlo correttamente, capire il significato delle metriche e sapere come accedere alle sue funzionalità.
Per accedere alla nuova Search Console, seguite questa procedura:
- Accedete al vostro account Google
- Aprite Google Search Console all’indirizzo https://search.google.com/search-console/
- Aggiungete il vostro sito web come proprietà a GSC scegliendo uno dei diversi vari modi disponibili
- Verificate il vostro account utilizzando file HTML, tag HTML, Google Analytics, Google Tag Manager
7. Iscrizione a Google My Business
Google My Business è uno strumento offerto gratuitamente da Google che ti permette di ottenere visibilità sul suo motore di ricerca e su Google Maps. Ti permette inoltre di analizzare chi sono i tuoi clienti, metterti in contatto con loro e pubblicare aggiornamenti riguardanti la tua attività con l’inserimento di post, nuove foto o video.
Una scheda My Business correttamente configurata e verificata ti permette di essere visibile nelle ricerche su Google Maps. Se ad esempio hai un “ristorante a Torino” e inserisci la tua scheda correttamente, le persone che ricercheranno un ristorante nella tua zona potranno vedere comparire la tua scheda tra i risultati.
Ma come iscriversi? Il primo passo è la creazione di un un Account Google. Se non lo si ha, basta crearne uno gratuitamente. Sul computer, accedi a Google My Business e nel caso non avessi un account, clicca su “crea un account” e segui i passaggi indicati. Digita nel campo di testo il nome della tua attività e clicca su “aggiungi la tua attività su Google“. Si procede quindi con l’inserimento guidato delle tue informazioni come: “nome dell’attività”, “categoria dell’attività”, “sede dell’attività”, logo, foto. Dopo aver creato la scheda Google di solito vuole una verifica dell’account che può avvenire tramite diversi metodi: tel, posta, via mail.
8. Come posizionarsi primi su Google con la SEO
Avere un buon posizionamento sui motori di ricerca è fondamentale per guadagnare traffico ed entrare in contatto con i propri potenziali clienti. Non è sufficiente creare un Sito Web solo bello e facile da usare.
Il 90% dei visitatori sul Web utilizza il posizionamento sui motori di ricerca per trovare un prodotto, un’offerta, un’azienda e se il tuo sito web non é posizionato nelle prime pagine del motore di ricerca nessuno lo noterà. Per posizionare il tuo sito web puoi affidarti alle tecniche SEO.
Vediamone insieme le basi.
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1. Trovare le Parole Chiave giuste
La prima fase di una seria azione SEO è la ricerca delle parole chiave legate alla propria attività, che può essere effettuata con appositi tools, interviste agli utenti, analisi della concorrenza e utilizzando gli stesi motori di ricerca.
Per il successo di una campagna SEO è consigliabile selezionare parole chiave non troppo generiche (con molta concorrenza e basso tasso di conversione), ma neppure troppo specifiche (con traffico limitato). Nella scelta delle keyword è applicabile la teoria della “Long Tail” di C. Anderson, secondo la quale i prodotti specifici avranno molte più possibilità di profitto. Per applicare questa teoria in ottica SEO, è quindi preferibile scegliere parole chiave di nicchia, piuttosto che poche generiche. Per approfondire puoi leggere anche questo articolo che parla della coda lunga.
Le keywords sono il nostro faro nella notte, definiscono ciò che si troverà nelle nostre pagine e se l’analisi inziale è fatta bene, tutto si incastrerà perfettamente.
Per prima cosa devi trovare le tue focus keyword? Scopri cosa le persone cercano intorno all’argomento che hai scelto e lavora sulle connessioni con quell’argomento nel modo più naturale possibile e senza forzature. Una volta individuata la parola chiave giusta devi analizzare tutti gli argomenti correlati per costruire il tuo contenuto in maniera fluida e originale, grazie anche ad alcuni strumenti gratuiti che analizzeremo qui di seguito:
1) Keyword Planner di AdWords, tool presente sulla piattaforma di Adwords, uno strumento utilissimo e semplice da usare, in grado di fornire idee per le parole chiave e stime sul volume di ricerca mensile di ogni keyword.
2) Google Suggest può essere molto utile per trovare tematiche e intenti di ricerca, perché ci dà la possibilità di individuare possibili nuove keyword per le quali posizionare il sito e le singole pagine. Google, suggerisce infatti una serie di query molto ricercate e che hanno attinenza con la domanda digitata dall’utente.
3) Google Search
Le Ricerche Correlate di Google: si tratta del box che trovi in fondo alla SERP e che ti indica, appunto, le correlazioni con la query digitata.
4) SemRush o SEO Zoom
Utilizzando tools specifici come SemRush o SEO Zoom puoi trovare le parole chiave che hanno un maggior numero di ricerche mensili e scoprire il livello di difficoltà di ognuna, per lavorare su obiettivi più facilmente raggiungibili.
SEMrush può aiutarti anche nella ricerca delle parole chiave correlate. In “Analisi Keyword” è possibile trovare la voce “Keywords Correlate”
2. Analizza i tuoi competitor
Osservare le strategie relative ai contenuti dei tuoi competitor, facendo attenzione ai differenti canali di comunicazione da loro utilizzati, è essenziale.
Quali sono i social network più popolari e i contenuti che generano maggior engagement nella tua nicchia?
Individua le tue debolezze e trasformarle in punti di forza, cogliendo tutte le opportunità a disposizione, ti permetterà di creare contenuti unici, che il tuo pubblico considererà davvero di valore.
Per analizzare i tuoi competitor puoi utilizzare tools specifici come Seozoom o SEMrush, che potranno aiutarti a eseguire l’audit dei contenuti del tuo sito, valutare la tua visibilità online, analizzare cosa scrivono i tuoi competitor su tendenze del tuo settore e tracciare i riferimenti ai loro brand in tutto lo spazio digitale.
3. Ottimizzazione On-Site e Off-Site
I fattori SEO in grado di influire sul posizionamento di un sito web possono essere suddivisi in due macro-categorie:
• fattori on-page (o on-site)
• fattori off-page (o off-site)
1) La SEO on-page si può suddividere in due aree distinte: l’ottimizzazione del codice HTML e della struttura di un sito; e l’ottimizzazione dei contenuti testuali e immagini di un sito.
Ottimizzazione dei meta tag
• ottimizzazione dei title tag delle pagine del sito
• ottimizzazione dei meta description
• ottimizzazione delle meta keywords tag
• ottimizzazione dei tag H1, H2 e H3.
Con l’ottimizzazione di questi tag andremo a comunicare gli argomenti delle pagine del sito, sia agli utenti che ai motori di ricerca, in modo più specifico. Il meta tag description permette di inserire una descrizione dei contenuti della pagina che apparirà nei risultati della ricerca SERP e aiuterà a raggiungere un traffico più selezionato.
Inserendo inoltre delle parole chiave nel titolo, faciliteremo i motori di ricerca nel trovarvi, quando l’utente effettuerà la ricerca con le parole chiave specifiche.
Ottimizzazione delle immagini
Inserimento di una descrizione per le immagini, dove opportuno.
Anche le immagini possono essere ottimizzate in funzione Seo inserendo, tramite l’attributo specifico, un testo che ci da delle informazioni che il motore di ricerca può leggere.
Ottimizzazione dei testi del sito in funzione SEO
• inserimento delle keywords in punti strategici del testo
• inserimento di link contestuali
2) La SEO Off-page: costruisce relazioni con altri siti web attraverso la creazione di contenuti interessanti. Questo processo di costruzione di relazioni si chiama link building. Chi si collega con il tuo sito, come si collega, come il contenuto viene condiviso sulle reti sociali e sul web, sono tutti fattori che hanno un impatto significativo sulla possibilità di scalare i risultati della SERP (Search Engine Results Pages). I link più importanti per la SEO sono quelli che passano più valore al tuo sito e un buon profilo di link in ingresso per essere di qualità, deve essere naturale e contestuale.
Diversi fattori influenzano la trasmissione di valore, come:
• quanto il sito che linka è vicino al tuo come argomento
• la popolarità del sito che produce il link
• quanto recente è il link
• il testo linkato
• l’autorevolezza del dominio e l’affidabilità del sito
• il numero totale di link presenti sulla pagina
4. Ottimizzazione dei contenuti: il SEO Copywriting
Si definisce con SEO Copywriting l’attività di scrittura per le persone e per i motori di ricerca e in particolare la tecnica di scrivere testi che soddisfino i bisogni degli utenti online, che forniscano valore e siano in grado di dare risposte alle specifiche query inserite sui motori di ricerca.
Il SEO copywriting ha quindi come obiettivo quello di scrivere testi SEO friendly, combinare una buona scrittura, che piace agli utenti, alle pratiche di ottimizzazione SEO per i motori di ricerca: un’attività oggi essenziale per una corretta strategia di web marketing, in grado di generare traffico.
Puoi approfondire nel nostro articolo dedicato: SEO COPYWRITING: Che Cos’è? 15 consigli per scrivere SEO
9. Aumenta la popolarità del tuo sito
Ora che il tuo sito web è ben ottimizzato per i motori di ricerca e presenta dei contenuti originali e interessanti, il prossimo passo sarà la necessità di aumentarne la popolarità e di diffondere quei contenuti attraverso una strategia di Content marketing. Seleziona i canali più efficaci in base ai tuoi obiettivi, al profilo del tuo pubblico e ai formati dei tuoi contenuti.
Principali Canali:
– Social media (Twitter, Facebook, LinkedIn, Instagram, Pinterest, YouTube):
Affiancare il content marketing alla tua strategia social è una combinazione vincente. Utilizza i canali più adatti alla tua attività e sperimentane di nuovi. Puoi anche richiedere una Consulenza Social Media professionale.
– E-mail marketing: grazie a soluzioni di marketing automatizzate puoi inviare automaticamente messaggi personalizzati basati su profilo e comportamento e distribuire contenuti di valore come newsletter o file scaricabili.
– Comunicati stampa: se usato correttamente aiuta a rafforzare il tuo Brand e ad emergere dalla folla. Può essere usato per Lanci di nuovi prodotti, partnership, eventi esclusivi.
– Link building: è una tecnica SEO molto efficace e volta a incrementare il numero di link in ingresso verso un sito web. Deve essere condotta da professionisti per non essere penalizzante.
– Guest blogging: detto anche guest post è una pratica piuttosto comune nell’ambiente dei blog e consiste nell’invitare altri bloggers a scrivere loro articoli sul nostro blog, ottenendo più credibilità e coinvolgimento degli utenti.
10. Sfrutta il Content Marketing
Il Content Marketing è diventato ormai una parte essenziale di una strategia di digital marketing di successo. Per comprenderne il concetto dobbiamo per prima cosa definirne il significato:
“Il content marketing è una tipologia di marketing che prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali al fine di acquisire clienti e monetizzare un sito web”. – Wikipedia.
Il “Content Marketing“ è un’attività strategica ormai indispensabile per il successo delle aziende, in un mercato sempre più competitivo, dove le relazioni e i contatti con il proprio pubblico di riferimento, sono la carta vincente per il successo. Non è però solo creazione di contenuti, ma è creazione di contenuti di valore: “Content is the King”, in grado di emozionare, costruire relazioni e connettere le persone, che saranno quindi maggiormente disposte ad un contatto o interazione con l’azienda.
Per sapere di più: Guida pratica al Content Marketing: esempi e strategie
11. Affidati a un SEO Specialist
Se dopo tutto quello che hai letto hai ancora dei dubbi o pensi che le operazioni indicate richiedano l’intervento di un esperto puoi rivolgerti a un SEO specialist.
Il SEO Specialist è una figura fondamentale e sempre più richiesta. Le sue competenze spaziano dall’ambito del web Marketing, a quello dell’informatica, della semantica, della web analytics. Una figura poliedrica che deve avere come principale caratteristica quella di imparare ed evolversi velocemente, per stare sempre al passo coi tempi.
Puoi approfondire nel nostro articolo: Chi è il SEO SPECIALIST, cosa fa, come diventarlo
Il SEO Specialist è il professionista che riesce a fare arrivare del traffico qualificato verso il tuo sito web, posizionandolo per le tue parole chiave strategiche nelle prime pagine dei motori di ricerca : Yahoo, Bing, Baidu, Yandex e Google in primis.
Potremmo definirlo il miglior amico del tuo business online, una figura indispensabile per portare avanti una strategia di marketing digitale di successo.
Se hai trovato questo articolo nelle prime posizioni su google è perchè sappiamo come fare SEO e possiamo farlo anche per la tua attività.
Se prima vuoi conoscere i costi di un posizionamento e i costi di una consulenza SEO clicca qui.
Autore: Emanuela Aprile – SEO Specialist
Web Agency Righetti