SEO per AI: Come Cambierà la SEO nel 2025 e oltre?

Negli ultimi anni, il mondo della SEO (Search Engine Optimization) è stato in costante evoluzione, ma l’ingresso dell’AI segna un cambiamento epocale. La SEO, per come la conosciamo, sta mutando radicalmente, e gli esperti del settore devono adattarsi rapidamente a queste trasformazioni.

Si parla spesso di AI per SEO, ma ancora poco di SEO per AI, forse perchè è difficile prevedere uno scenario nuovo e ancora da definire.

In questo articolo, cercheremo di analizzare come la SEO potrebbe evolversi entro il 2025 con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, basandoci su ricerche di settore, tendenze emergenti e le intuizioni dei principali esperti. Esploreremo inoltre le strategie che i professionisti del marketing dovranno adottare per mantenere la visibilità sui motori di ricerca e su altre piattaforme emergenti.

1. Un nuovo scenario e una nuova Era: la SEO per AI

L’introduzione di nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale, come Google Gemini e SearchGPT, ha rivoluzionato il modo in cui i contenuti vengono indicizzati e presentati agli utenti. Questi strumenti non si limitano a raccogliere informazioni dai siti web tradizionali, ma sfruttano enormi quantità di dati provenienti da varie fonti digitali, tra cui social media, video e articoli di settore. Questo significa che il tradizionale approccio SEO focalizzato solo sul posizionamento nei risultati di ricerca di Google o Bing è destinato a diventare obsoleto.

Secondo Ivano di Biasi, Co-founder e CEO di SEOZoom, autore del nuovo libro SEO FOR AI. Inventiamo la SEO del futuro,

I motori di ricerca come Google o Bing, per come li conosciamo adesso, sono già morti. Sarà assolutamente necessario fare una SEO differente, orientata a far piacere i nostri siti web e i nostri contenuti a un’intelligenza artificiale e non più agli algoritmi di un motore di ricerca tradizionale, oltre che agli utenti.

Questa dichiarazione evidenzia la necessità di un cambiamento radicale nell’approccio SEO per adattarsi ai nuovi algoritmi di AI.

Oltre il 90% delle ricerche viene effettuato tramite smartphone. Perché complicarsi la vita aprendo un browser, accedendo a Google, inserendo parole chiave, e scorrendo tra i risultati di tante pagine web, senza la certezza di trovare ciò che cerchiamo, quando possiamo semplicemente parlare al nostro smartphone e ricevere una risposta immediata, evitando anche il fastidio di navigare su siti pieni di pubblicità invadenti?

La ricerca umana sta cambiando e stiamo entrando in una nuova era, quella che il guru della SEO Giorgio Taverniti definisce la 5° era dell’AI generativa. Siamo entrati in un mondo complesso dove abbiamo troppe informazioni e gli utenti vogliono una semplificazione, un assistente personale che risolva tutti i nostri problemi e risponda alle nostre richieste nell’immediato.

Siamo entrati in una nuova era della ricerca, quella RISOLUTIVA.

SEO per AI

2. Nuove metriche: dai clic all’Autorevolezza

L’avvento dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo anche il concetto di visibilità online e il modo in cui i risultati di ricerca vengono presentati agli utenti.

Le classiche liste di link ai siti web con titoli e descrizioni che troviamo in SERP stanno lasciando spazio a un nuovo formato: le fonti. Le risposte dirette generate dall’intelligenza artificiale includeranno solo i riferimenti alle pagine web dei nostri siti.

Questa evoluzione avrà un impatto significativo sulla SEO. Il tradizionale CTR (click-through rate) perderà importanza, poiché gli utenti troveranno le informazioni direttamente nelle risposte dell’IA.

Di conseguenza, il successo di un sito web non dipenderà più tanto dal numero di clic, quanto dalla sua capacità di essere riconosciuto come fonte affidabile e autorevole dall’IA.

I SEO dovranno adattare le loro strategie, focalizzandosi sulla creazione di contenuti di alta qualità e sulla costruzione di una solida reputazione online, al fine di essere citati frequentemente nelle risposte generate dall’IA.

Le fonti autorevoli per l'AI

3. La scomparsa delle keywords a favore delle FAQ

“Se abbiamo una certezza, è che la ricerca per keyword sia una pratica che scomparirà”, scrive ancora Ivano nel suo libro e il concetto di keyword verrà sostituito da quello delle FAQ, una tendenza motivata dall’aumento delle ricerche vocali e da una sempre crescente esigenza di ottenere risposte precise a ricerche sempre più complesse.

Google ormai, da motore di ricerca è diventato sempre più “motore di risposta”. Già prima dell’introduzione di Gemini, era chiaro che le FAQ stavano diventando un componente chiave nelle pagine dei risultati della SERP, evidenziate dal box “Le persone hanno chiesto anche“. Questo fenomeno mostrava che per ogni parola chiave esistono numerose domande correlate, ognuna con un intento di ricerca specifico per anticipare le necessità degli utenti. Vanno nella stessa direzione “le risposte immediate” come i featured snippets, e i knowledge panels, introdotte da Google per migliorare l’esperienza dell’utente.

Ora con AI Overviews, precedentemente nota come Search Generative Experience (SGE), già disponibile negli Stati Uniti ed entro la fine del 2024 anche in Europa, Google offre direttamente le risposte sulla propria piattaforma, riducendo drasticamente la necessità di cliccare su link esterni.

AI overview google

Secondo una recente ricerca di Rand Fishkin, fondatore di Moz e CEO di SparkToro, su 1000 ricerche negli Stati Uniti, solo 374 clic vanno al web aperto. In Europa, i numeri sono simili, con 360 clic per ogni 1000 ricerche.

La maggior parte delle ricerche non porta a clic esterni, evidenziando la crescente prevalenza delle risposte dirette e delle funzioni di ricerca all’interno della pagina dei risultati di Google (SERP). Questo fenomeno impatterà significativamente sulle strategie di SEO e sulla visibilità dei siti web.

Inoltre in un articolo di Search Engine Land, Gartner (società di ricerca e consulenza leader a livello mondiale) prevede che entro il 2026 il traffico organico dai motori di ricerca diminuirà del 25% a causa della crescente adozione di strumenti di risposta basati sull’AI come ChatGPT e Claude. Inoltre, il 79% dei consumatori prevede di utilizzare ricerche potenziate dall’AI entro un anno, e il 70% ha fiducia nei risultati di ricerca generati dall’AI.

Ma come affrontare questa trasformazione? Gartner suggerisce ai brand di diversificare le loro strategie di marketing per adattarsi a questi cambiamenti.

4. L’Importanza di una Strategia Multicanale

Con l’evoluzione della SEO verso un contesto più dominato dall’AI, è essenziale che i brand adottino una strategia multicanale per garantire la loro visibilità. Non basta più essere presenti su Google; è fondamentale essere citati su siti autorevoli, blog, social media e piattaforme video come YouTube.

“Nel presente e nel futuro i dati di addestramento continueranno ad essere pescati anche e soprattutto dal web (Youtube, Facebook, Instagram, testate di ogni tipo etc…). Con la naturale conseguenza che più sarai rilevante in questo contesto, maggiori chance avrai di ottenere visibilità.” – Roberto Serra (esperto SEO e consulente).

Le aziende devono investire in attività di Digital PR per ottenere menzioni su blog di settore, partecipare a webinar, produrre contenuti video e podcast, e sfruttare al massimo le potenzialità di piattaforme come LinkedIn per la pubblicazione di articoli e newsletter. Questo approccio multicanale aumenta la reputazione online del Brand, un fattore chiave per essere considerati rilevanti dalle nuove AI come Google Gemini e SearchGPT.

È inoltre fondamentale che i brand siano presenti su piattaforme social come YouTube, LinkedIn e TikTok, che stanno guadagnando importanza anche come strumenti di ricerca.

Secondo la società di ricerca di mercato GWI (GlobalWebIndex), i consumatori, in particolare le giovani generazioni, stanno sempre più utilizzando chatbot AI per le loro ricerche, preferendo la velocità e la personalizzazione offerte da questi strumenti rispetto ai motori di ricerca tradizionali​.

I giovani usano L'AI per cercare informazioni più dei motori tradizionali

5. Approfondimenti su Specifiche Piattaforme

Con il cambiamento in atto, alcune piattaforme diventano particolarmente importanti.

Ad esempio, LinkedIn si sta dimostrando una piattaforma essenziale per la pubblicazione di articoli posizionabili sui motori di ricerca e la creazione di una newsletter diversificata rispetto a quella del sito aziendale.

TikTok sta emergendo come un motore di ricerca per i giovani, che preferiscono ottenere risposte rapide attraverso i video. Quasi il 40% dei consumatori lo utilizza per cercare informazioni, prodotti o semplicemente per scoprire nuovi contenuti. Questa tendenza è particolarmente diffusa tra le generazioni più giovani, con il 64% della Gen Z e il 49% dei Millennial che lo utilizzano come strumento di ricerca.

Giorgio Taverniti pone invece l’attenzione su YouTube che considera già da diversi anni “la TV del mondo” e “il futuro della Content Creation”, sottolineando l’importanza strategica di questa piattaforma per il futuro, un’opportunità per i creatori e i brand di raggiungere un pubblico globale in modi nuovi e più coinvolgenti. Secondo lui, YouTube non è solo un sito di condivisione video, ma sta diventando una piattaforma di intrattenimento completa che offre una vasta gamma di contenuti, dalla formazione all’intrattenimento, simile a una televisione tradizionale, ma con la flessibilità e l’interattività del digitale.

La SEO video è già una specializzazione, ma aspettatevi una crescita maggiore in quest’area. In questo articolo di HubSpot,Victor Pan (Head of SEO at HubSpot) afferma che “i consumatori vogliono guardare i video sulle loro piattaforme preferite”, non necessariamente sul tuo sito Web, e ciò richiede una comprensione approfondita delle pratiche di ottimizzazione per YouTube.

6. I Benefici di una strategia SEO multicanale

Adottare una strategia SEO multicanale presenta diversi benefici significativi e creare una strategia di cross-promotion tra i canali può aiutarci ulteriormente ad acquistare maggiore autorevolezza, creando un ecosistema solido, a cui l’AI può attingere. Un post su IG può rimandare a un video YouTube, che a sua volta può indirizzare ad un articolo sul nostro blog.

Ma quali possono essere i vantaggi?

  1. Maggiore Visibilità: Essere presenti su diverse piattaforme aumenta le opportunità di essere trovati dai clienti, ampliando la copertura del marchio.
  2. Diversificazione del Traffico: Riduce la dipendenza da un unico motore di ricerca, minimizzando i rischi associati ai cambiamenti degli algoritmi di Google.
  3. Migliore Targeting: Permette di raggiungere audience specifiche su piattaforme specializzate, migliorando l’efficacia delle campagne.
  4. Adattamento ai Comportamenti di ricerca dell’Utente: Offrire i vostri contenuti in vari formati, assicura di raggiungere il pubblico nel modo che preferisce, aumentando la probabilità di engagement e fidelizzazione.
  5. Aumento dell’Autorevolezza del Brand: Rafforza la presenza del brand su più canali, costruendo fiducia e credibilità tra diversi segmenti di pubblico.
  6. Incremento della possibilità di essere citati dai motori di ricerca AI come SearchGPT, grazie alla presenza e al riconoscimento su molteplici fonti autorevoli.
    strategia multicanale

7. Contenuti di Qualità, Originali ma non solo: La Chiave del Successo

Un altro trend emergente è l’utilizzo di AI generative per creare contenuti SEO-driven. Circa il 35% dei marketer utilizza AI per sviluppare strategie di contenuto ottimizzate per la SEO. Sebbene l’AI possa facilitare la creazione di contenuti, c’è il rischio di generare contenuti di bassa qualità se non vengono controllati o curati adeguatamente. Alcuni siti web sono stati penalizzati manualmente per l’uso eccessivo di contenuti generati dall’AI di bassa qualità, il che dimostra che l’autenticità e la qualità restano fattori critici per il successo della SEO​(Taylor Scher)

Mentre l’AI continua a evolversi, diventa quindi sempre più importante per i contenuti essere non solo ben ottimizzati, ma anche originali e di alta qualità. La tendenza a “scopiazzare” contenuti da altri siti non è più sostenibile. Al contrario, è essenziale produrre contenuti “SUPER” che siano veramente utili e interessanti per l’utente.

L’obiettivo è fornire un valore aggiunto, distinguendosi dalla massa. Questo significa investire in contenuti approfonditi, originali e rilevanti, che rispondano alle reali esigenze degli utenti, anticipando le domande dei lettori in ogni fase del loro percorso. Solo così sarà possibile mantenere o migliorare la propria posizione nelle classifiche dei risultati di ricerca, siano essi gestiti da AI o da motori di ricerca tradizionali.

Inoltre progettare dei piani editoriali per il proprio blog con forte intento risolutivo e ispirazionale (case history, testimonianze, racconti, citazioni, suggerimenti, personalizzazione del contenuto, valorizzare la propria expertise), ci consentirà di emergere fra la marea di tutti quei contenuti noiosi e ripetitivi, creati esclusivamente per obiettivi SEO.

Se poi questi contenuti saranno anche facilmente comprensibili per i modelli di linguaggio dell’AI (ottimizzazione semantica, struttura chiara e organizzata), potremmo fare la differenza.

In sintesi, avere contenuti originali, ispirazionali e risolutivi sui propri siti web e che rispondono veramente a quello che l’Audience vuole, aumenta le probabilità di essere selezionati dalle intelligenze artificiali come fonte autorevole di informazioni.

8. Quali saranno gli elementi fondamentali da ottimizzare per essere scelti dall’AI?

Dato che per ora nessuno può prevederlo, lo abbiamo chiesto direttamente a ChatGPT che ci ha risposto così:

  1. Qualità, profondità e Originalità dei Contenuti: Creare contenuti unici, dettagliati e di valore che rispondano alle esigenze degli utenti.
  2. Rilevanza e Intento di Ricerca: Assicurarsi che i contenuti siano altamente pertinenti rispetto alle query degli utenti.
  3. Struttura e Accessibilità: Utilizzare formattazioni chiare, come titoli, sottotitoli, elenchi puntati e tabelle, dati strutturati, per migliorare la leggibilità.
  4. Autorevolezza: menzioni, citazioni e link ricevuti da fonti esterne affidabili contribuiscono a costruire credibilità e autorità del dominio.
  5. Affidabilità: Includere fonti affidabili e dati aggiornati per costruire credibilità.
  6. Esperienza Utente (UX): Garantire un’esperienza di navigazione fluida e ottimizzata per dispositivi mobili.

E poi, per par condicio, lo abbiamo chiesto anche a Gemini che ci ha risposto così:

  1. Qualità e Pertinenza: I contenuti devono essere accurati, completi, originali e direttamente rilevanti per la richiesta.
  2. Struttura e Organizzazione: Usa un linguaggio chiaro e semplice, organizza le informazioni in modo logico e utilizza una struttura ben definita (titoli, sottotitoli, elenchi).
  3. Ottimizzazione per la Ricerca: Utilizza parole chiave pertinenti, fornisci metadati dettagliati e crea collegamenti ad altre risorse.
  4. Fonte Credibile: L’IA privilegia contenuti da fonti affidabili e autorevoli.
  5. Formato: Scegli il formato più adatto al contenuto (testo, immagini, video).
  6. Aggiornamenti: Mantieni i contenuti aggiornati.
  7. Tecniche Specifiche: Impara a usare prompt efficaci e considera il fine-tuning per compiti specifici.

Entrambi mettono in primo piano la qualità del contenuto, concordando anche con gli esperti.

In fondo poco è cambiato dalla famosa frasecontent is the king“. Era il 1996 quando Bill Gates regalò questa perla di saggezza, che ancora oggi resta un pilastro fondamentale del marketing.

9. Conclusione: La SEO è Morta? No, è solo in Evoluzione

La SEO non è morta; è in continua evoluzione. I professionisti del marketing e i brand devono essere pronti ad adattarsi ai cambiamenti, comprendendo che le strategie SEO del passato non saranno più efficaci in un contesto dominato dall’intelligenza artificiale. La chiave del successo risiede nell’adottare un approccio flessibile e multicanale, capace di garantire visibilità su tutte le piattaforme emergenti.

La SEO per il 2025 e oltre richiederà una combinazione di tecniche tradizionali e innovative, con un focus crescente sull’intelligenza artificiale, contenuti di qualità e una solida presenza multicanale.

L’integrazione di questi nuovi strumenti e strategie determinerà il successo delle iniziative SEO nel futuro immediato e a lungo termine. Essere preparati a questi cambiamenti sarà cruciale per mantenere una presenza online forte e competitiva.

In conclusione, noi della Web Agency Righetti, siamo convinti che la SEO continuerà a essere fondamentale, ma cambieranno le piattaforme dove gli utenti effettueranno le loro ricerche. In poche parole, ci concentreremo sulla SEO per le piattaforme che genereranno traffico.

Autore: Emanuela Aprile Seo Specialist
Web Agency Righetti


Fonti:

  • HubSpot, “The Evolution of Search in 2024”
  • TaylorScher SEO, “21 AI SEO Statistics You Should Know (2024 Data)”
  • GWI, “AI in Search: Changing Trends In Search Engines”
  • “SEO FOR AI” di Ivano Di Biasi – Palladino Editore
  • Foto generate con AI

 

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